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La Terza Guerra d’Indipendenza

La Terza Guerra d’Indipendenza

Contesto storico e cause della guerra

Dopo la Seconda Guerra d’Indipendenza (1859), l’Italia aveva ottenuto la Lombardia, ma il Veneto era ancora sotto il dominio dell’Impero Austriaco. Inoltre, Roma restava sotto il controllo del Papa, difeso dalle truppe francesi di Napoleone III.

L’occasione per la guerra arrivò con il conflitto tra Prussia e Austria. Il cancelliere prussiano Otto von Bismarck, deciso a unificare la Germania sotto la guida prussiana, cercò alleati contro l’Austria.

L’alleanza con la Prussia (1866)

  • Il 9 aprile 1866, l’Italia firmò un’alleanza con la Prussia: se fosse scoppiata la guerra tra Prussia e Austria, l’Italia avrebbe attaccato quest’ultima per ottenere il Veneto.
  • In cambio, la Prussia promise di riconoscere le conquiste italiane.

Il 14 giugno 1866 scoppiò la Guerra Austro-Prussiana, e l’Italia dichiarò guerra all’Austria il 20 giugno 1866.

Fasi della guerra (Giugno – Agosto 1866)

1. Le sconfitte italiane (Giugno 1866)

Nonostante l’alleanza con la Prussia, l’Italia dimostrò gravi carenze organizzative e strategiche. L’esercito italiano era diviso in due fronti:

  • A nord-ovest, un’armata guidata da Alfonso La Marmora, con l’obiettivo di attaccare il Veneto.
  • A sud-est, un esercito guidato da Enrico Cialdini, che avrebbe dovuto attaccare dal Friuli.

Il 24 giugno 1866, l’Italia subì una pesante sconfitta nella battaglia di Custoza, dove le truppe austriache, meno numerose ma meglio organizzate, respinsero l’avanzata italiana.

2. La sconfitta navale di Lissa (20 luglio 1866)

Anche sul mare, la guerra fu un disastro per l’Italia.

  • La flotta italiana, comandata dall’ammiraglio Carlo di Persano, attaccò la marina austriaca presso l’isola di Lissa (oggi in Croazia).
  • Nonostante la superiorità numerica, la marina italiana fu clamorosamente sconfitta dall’ammiraglio austriaco Wilhelm von Tegetthoff.

3. La vittoria prussiana e la conquista del Veneto (Luglio – Agosto 1866)

Mentre l’Italia subiva sconfitte, la Prussia ottenne una grande vittoria contro l’Austria nella battaglia di Sadowa (3 luglio 1866). L’Austria, sconfitta, fu costretta a firmare un armistizio.

Con la Pace di Vienna (3 ottobre 1866):

  • L’Austria cedette il Veneto alla Francia, che lo consegnò all’Italia per evitare che l’Austria dovesse trattare direttamente con il nemico sconfitto.
  • L’Italia, pur avendo perso le battaglie, ottenne comunque il Veneto, grazie all’alleanza con la Prussia.

Conseguenze della Terza Guerra d’Indipendenza

  1. L’annessione del Veneto al Regno d’Italia (1866).
  2. Crescita del malcontento tra i patrioti italiani: nonostante l’espansione territoriale, le sconfitte di Custoza e Lissa mostrarono le debolezze dell’esercito italiano.
  3. Roma ancora sotto il controllo del Papa e della Francia: la capitale d’Italia rimase a Firenze, poiché Napoleone III proteggeva ancora lo Stato Pontificio.
  4. Prossimo obiettivo: Roma (1870): la definitiva unificazione d’Italia si sarebbe completata quattro anni dopo con la presa di Roma.

La Terza Guerra d’Indipendenza, pur essendo un successo territoriale per l’Italia, fu caratterizzata da sconfitte militari umilianti. Tuttavia, grazie alla vittoria della Prussia, il Regno d’Italia ottenne il Veneto, avvicinandosi ulteriormente al completamento dell’unificazione.