I Promessi Sposi: riassunto e tematiche per ciascun capitolo del romanzo
I Promessi Sposi – Riassunto del Capitolo 13
Il capitolo 13 segue le vicende di Renzo a Milano, che si ritrova coinvolto nella rivolta del pane senza rendersi conto di essere ormai sorvegliato dalle autorità. Questo capitolo segna l’inizio delle sue disavventure legali, a causa della sua ingenuità e del suo carattere impulsivo.
Renzo parla troppo
Dopo aver assistito ai tumulti per il pane, Renzo, ingenuo e inebriato dall’aria rivoluzionaria, continua a chiacchierare con chiunque incontri.
- In una locanda, si mette a discutere con alcuni avventori sulla fame, la carestia e l’ingiustizia sociale.
- Convinto di essere tra amici, rivela il suo nome e parla con troppa libertà della situazione politica.
- Il locandiere, preoccupato per la presenza di spie e per il pericolo di essere coinvolto nei disordini, annota il nome di Renzo e lo segnala alle autorità.
Manzoni usa questo episodio per mostrare come le parole possano essere un’arma a doppio taglio e come la politica sia un terreno scivoloso per chi non è abituato a muoversi con cautela.
Renzo viene seguito dalla polizia
Il mattino seguente, Renzo si sveglia senza sospettare nulla, ma gli sbirri sono già sulle sue tracce.
- Durante la notte, il suo nome è finito nella lista dei sospetti per istigazione alla rivolta.
- Alcuni agenti della polizia lo aspettano fuori dalla locanda con l’intenzione di arrestarlo senza troppo clamore.
L’arresto di Renzo
Appena esce dalla locanda, Renzo viene fermato da due sbirri, che con falsa cortesia gli chiedono di seguirli per alcune “semplici domande”.
- Il giovane, inizialmente, non sospetta nulla, ma presto si rende conto che c’è qualcosa di strano nel loro atteggiamento.
- Notando che le strade sono piene di gente per via dei disordini, Renzo capisce che potrebbe chiedere aiuto alla folla.
Con grande furbizia e prontezza di spirito, inizia a parlare ad alta voce, fingendo di chiedere spiegazioni agli sbirri e attirando così l’attenzione dei passanti.
- La folla, già esasperata dalla carestia e dalla repressione, interpreta la scena come un abuso di potere da parte della polizia.
- In poco tempo, si raduna un gruppo di curiosi e agitatori, che iniziano a protestare contro gli sbirri.
- Approfittando della confusione, Renzo riesce a scappare tra la folla, mentre i poliziotti, temendo un linciaggio, desistono dall’inseguirlo.
Renzo in fuga da Milano
Ora Renzo è un ricercato e non può più restare in città.
- Decide di lasciare Milano il più in fretta possibile e dirigersi verso Bergamo, dove vive il cugino Bortolo, che potrebbe offrirgli rifugio.
- Lungo la strada, però, deve stare attento a non essere catturato dalle guardie che pattugliano la città.
Alla fine del capitolo, Renzo è solo, braccato e senza una meta sicura, segnando l’inizio del suo lungo esilio.
Temi principali del Capitolo 13
- L’ingenuità di Renzo: Parlando troppo, si mette nei guai da solo, senza rendersi conto dei rischi della politica.
- Il pericolo della delazione: Il locandiere, temendo per sé, lo denuncia subito alle autorità.
- La forza della folla: Così come la folla può ribellarsi per il pane, può anche difendere un innocente dalla polizia.
- L’ingiustizia del potere: Le autorità di Milano agiscono in modo repressivo, arrestando Renzo senza un vero motivo.
- La fuga come tema ricorrente: Dopo Lucia, ora anche Renzo è costretto alla fuga, segnando un parallelismo tra i due protagonisti.
Questo capitolo porta Renzo in una nuova fase della sua avventura, mentre a Milano le sue tracce verranno presto cancellate da eventi ancora più grandi.
